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Cronaca Calcinato

Ragazza trovata morta, la disperazione della madre: "Aveva un cuore d'oro"

Lala Kamara, 26enne nata in Senegal ma cresciuta nel Bresciano, sarebbe morta a causa di violente percosse. Il dolore della madre: “Era una bravissima ragazza, con un cuore grande”

Sostenuta dai parenti, stringe tra le mani il Tasbeeh, il rosario musulmano, e prega per l’anima della sua unica figlia femmina, uccisa, probabilmente a mani nude, nell’appartamento di Manchester dove viveva da qualche anno. Cerca di trattenere le lacrime la mamma di Lala Kamara, la 26enne nata in Senegal ma cresciuta nel Bresciano, trovata morta stato sera dalla sua coinquilina.

Accanto a lei c’è Ibra, il figlio maggiore, mentre il figlioletto di 5 anni, forse ancora ignaro di quanto accaduto, gioca con alcuni cuginetti nella cameretta dell’appartamento di Ponte San Marco dove vive la famiglia Kamara. È seduta su un grande divano, circondata da amiche e parenti che si uniscono alla preghiera.

“Non so molto di cosa è successo - ci racconta - so solo che mia figlia è stata ammazzata.” Fa una lunga pausa, poi si rivolge ai tanti esponenti della comunità senegalese che la circondano e mima i gesti dell’assassinio della figlia: “È stata picchiata brutalmente, le tenevano le mani legate dietro la schiena e la colpivano: è morta proprio a causa dei violenti pugni ricevuti” spiega a loro, in francese. Gli occhi si velano di quelle lacrime che la donna si era sforzata di non far trapelare, poi si rivolge ancora a noi: “Era una brava ragazza, obbediente, rispettosa e con un cuore grande”, ci dice fissandoci negli occhi. 

Lala era arrivata a Brescia quando aveva solo 4 anni. Cresciuta tra Ponte San Marco, dove abitava con la famiglia, e Desenzano, dove ha studiato; sognava di diventare infermiera. Un desiderio che lunedì sarebbe diventato realtà: aveva vinto un concorso ed era stata assunta in un istituto di Manchester, ma sabato sera è stata trovata morta tra le mura di casa. 

“L’ho sentita per l’ultima volta venerdì sera - ci racconta la donna - era felice per il nuovo lavoro. Mi ha salutato dicendo che mi avrebbe chiamata il giorno dopo: non l’ho più sentita. Poi domenica ci hanno telefonato per dirci che mia figlia era morta e mio marito Alliance è partito in fretta e furia per l’Inghilterra.”

Poche e frammentarie le notizie che arrivano dagli inquirenti britannici. Come riportano le agenzie di stampa, per l’omicidio della giovane ci sarebbero già due fermati: due ragazzi senegalesi, di 21 e 25 anni. “Non ho idea di chi siano e non posso dire nulla - spiega la madre di Lala -, ma sono certa che mia figlia non si fosse messa nei guai: ha sempre lavorato sodo, tanto che mandava soldi anche a noi, e non frequentava cattive compagnie”, chiosa la donna, poi ricomincia a pregare. 

In attesa degli accertamenti medico-legali la salma rimarrà in Inghilterra ancora qualche giorno, a disposizione dell'autorità giudiziaria. La cerimonia funebre sarà celebrata a partire da sabato mattina alle 10, con una veglia che proseguirà fino alle 17. Sarà possibile portare l'ultimo saluto alla giovane Lala Kamara nello stabile di Via Molini a Lonato, al civico 32. 


 

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