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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Castenedolo

Operaio morto con la testa schiacciata: aperta indagine per omicidio colposo

Lal Manohar aveva 51 anni: lascia moglie e tre figli. Nelle prossime ore la salma verrà sottoposta ad autopsia. La Procura indaga per omicidio colposo

Ci sono ancora tanti interrogativi sulla morte di Lal Manohar, l'operaio agricolo di 51 anni che ha perso la vita sabato pomeriggio, in una delle stalle dell'azienda agricola La Valbona di Castenedolo. Nel Bresciano è la prima vittima dell'anno, per infortuni sul lavoro: Manohar è rimasto con la testa schiacciata nella porta automatica che separa la stalla vera e propria dall'area dedicata alla mungitura.

La cronaca di una tragedia

Sabato pomeriggio l'operaio avrebbe dovuto mungere le mucche, un'operazione fatta e rifatta tante volte nella vita: Manohar vive da 6 anni in Italia, e ha già lavorato per varie aziende agricole. Era stato assunto a Castenedolo da un paio di mesi. Ma qualcosa è andato storto: la porta si è improvvisamente chiusa, proprio mentre il 51enne la stava attraversando.

Il peso della porta automatica gli ha schiacciato la testa e il cranio: Manohar sarebbe morto sul colpo. L'area è stata posta sotto sequestro, come da prassi: la magistratura ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo. Le indagini sono state affidate ai carabinieri: sul posto anche i tecnici del Servizio di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro dell'Ats di Brescia.

Nelle prossime ore è attesa l'autopsia

Nelle prossime ore è attesa anche l'autopsia sul corpo dell'operaio morto. L'esame autoptico servirà a comprendere come Manohar sia effettivamente morto. Al vaglio degli inquirenti, per ora, ci sono tutte le ipotesi: anche quella di un malore improvviso. Ciò non toglie che quella porta non si sarebbe dovuta chiudere. Quindi sono in corso accertamenti anche su eventuali malfunzionamenti.

Manohar abitava insieme al cognato, non lontano dall'azienda agricola di Castenedolo dove entrambi lavoravano. Come detto, era in Italia da almeno 6 anni: come tanti altri, aveva raggiunto il nostro Paese in cerca di fortuna, e di una vita migliore. A migliaia di chilometri di distanza, nella speranza un giorno di poterlo rivedere, l'aspettavano la moglie e tre figli piccoli: sono già stati informati dell'accaduto.

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