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Cronaca

Torrenti esondati, frane, case e strade allagate: "Stato di calamità naturale"

Disastro lungo il Sebino occidentale, da Foresto Sparso a Sarnico, dopo due giorni di pioggia e nubifragi: strade e case allagate, fango e detriti, perfino una frana. Per fortuna nessun ferito

Fango, macerie, detriti, acqua dappertutto: un disastro. Forse mai così nella storia, senza precedenti. Il basso Sebino in ginocchio, dopo due giorni infiniti di pioggia, con epicentro tra domenica e lunedì. Colpita tutta la sponda occidentale: da Foresto Sparso a Sarnico e Villongo. Sono tracimati gli argini dei torrenti: non succedeva da più di 60 anni, dal 1952. Non si sarebbero registrati feriti, ma la situazione è davvero disastrosa: l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Sorte chiederà a Roma lo stato di emergenza e di calamità naturale.

Cosa è successo. L'acqua ha fatto davvero male stavolta. Per la Valcavallina, e lungo tutto l'ovest del Sebino. Il Comune più colpito è Foresto Sparso: frane e smottamenti tra San Michele e Collepiano, e negozi e case allagate nella frazione di Adrara San Martino, la parte bassa del paese (Video: la spaventosa esondazione del torrente Uria).

L'acqua è arrivata anche sulla Provinciale, allagando altre case e altri capannoni: sono esondati i torrenti Guerna e Uria, non succedeva appunto dal 1952. Gli altri: a Viadanica l'esondazione del fiume ha addirittura strappato via l'asfalto dalla strada. Ghiaia, detriti e strade chiuse al Mulino e ai Rasetti.

Sono giorni di superlavoro per i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile, gli stessi cittadini costretti a rimboccarsi le maniche dopo il disastro. Tanti problemi anche in riva al lago: nubifragio a Sarnico, strada provinciale allagata, una frana in Via Liguria e strada riaperta solo dopo parecchie ore.


 

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