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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Pralboino

Los Roques: speranza appesa a un filo. Ricerche per altri 8 giorni

Quinto giorno di ricerche, senza sosta, ma la speranza è ormai appesa a un filo. Nelle acque intorno alle paradisiache isole venezuelane di Los Roques, navi, aerei e elicotteri venezuelani continuano a cercare qualche traccia dell'aereo scomparso venerdì

Anche se la speranza è ormai appesa a un filo, nelle acque di Los Roques le ricerche per trovare l'aereo disperso con a bordo i coniugi Foresti di Pralbolino, assieme a Vittorio Missoni e consorte. A far perdere le tracce del velivolo "deve essersi trattato di un evento improvviso e catastrofico", che non ha dato tempo al pilota di segnalare l'emergenza, ha sottolineato in serata a Caracas l'ambasciatore Paolo Serpi.

C'é un buco di tempo di due minuti tra quando il pilota ha chiuso il contatto con l'isola e il momento in cui doveva prenderlo con Caracas, ha ricordato il diplomatico, sottolineando "il massiccio dispiegamento delle forze" in una zona molto vasta. I mezzi venezuelani - ha aggiunto - puntano "in un'area dove potrebbe esserci stato l'impatto, con una profondità è tra i 48 e i 54 metri".

Ricerche complesse anche perché in altre zone la profondità arriva invece fino a 4.000 metri, ha aggiunto Serpi dopo il sopralluogo fatto di persona a Gran Roque, da dove venerdì era decollato il velivolo senza mai arrivare a Caracas. I lavori andranno avanti ancora "per otto giorni" e, se necessario, anche al di là di tale periodo di tempo, ha precisato, sottolineando che anche la costa venezuelana viene controllata, "nel caso in cui arrivino dei rottami". Serpi ha così tracciato un bilancio della situazione al termine di un'altra giornata di attesa.

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A fornire una possibile traccia, quanto meno delle condizioni meteo nell'area al momento del decollo, è Giuseppe Scalvenzi, fratello di Elda, che insieme alla moglie Rosa Apostoli non era salito sull'aereo scomparso con a bordo Vittorio Missoni, la compagna Maurizia Castiglioni ed i coniugi bresciani Foresti. "Ho visto i fulmini, c'era un temporale", ha raccontato Scalvenzi, che taglia corto invece sull'ipotesi del dirottamento, alla quale non crede.

Ore di angoscia intanto a Pralbolino, dove i dipendenti dell'azienda di cui Guido Foresti è titolare sono rientrati al lavoro "con il morale a terra" e dove i familiari aspettano notizie.

Sul fronte delle indagini, i riflettori sono puntati su alcuni aspetti considerati determinanti. Per esempio, l'analisi dei pochi minuti di volo e della comunicazione avuta dal pilota - il 72/enne German Marchal - nel momento in cui, a 10 miglia di distanza, si stava allontanando dalla 'Gran Roque' verso la terraferma.

A immaginare quel che può essere successo è Enrique Cuervo, un esperto dell'aeronautica di Caracas, che punta il dito soprattutto sulle comunicazioni dell'aereo. Il velivolo, afferma, potrebbe aver avuto un guasto e forse Marchal non è riuscito a segnalarlo perché le comunicazioni non hanno funzionato, forse perché l'aereo non aveva raggiunto la quota sufficiente. "Capita", afferma l'esperto, il quale si fa una domanda che si pongono in tanti a Caracas: "L'aereo era provvisto di un Gps? E in tal caso, era stato attivato?".

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