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Cronaca

Operai clandestini costretti a dormire per terra: arrestato imprenditore agricolo

In manette un giovane imprenditore di 31 anni di origini bengalesi: arrestato per caporalato e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Faceva dormire 24 operai in una stanza

Caporalato e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina: sono queste alcune delle accuse che hanno portato all'arresto di un imprenditore di 31 anni di origini bengalesi. Sfruttando la fame di lavoro (e non solo) di alcuni suoi connazionali, era riuscito a organizzare una macchina dello sfruttamento che coinvolgeva addirittura 24 persone, tutti irregolari, costretti a dormire in una sola grande stanza, ovviamente in pessime condizioni igieniche.

Venivano occupati come braccianti, nelle campagne di Guidizzolo: lui è stato arrestato dai carabinieri, i 24 immigrati irregolari sono stati invece identificati e già avviati verso una procedura di espulsione dall'Italia. Di questi, nove erano clandestini veri e propri, mentre altri undici avevano il permesso di soggiorno scaduto.

Il 31enne arrestato è il titolare di un'azienda agricola della zona. Li faceva lavorare parecchie ore al giorno per una manciata di euro, li teneva stipati nello stanzone minacciandoli di denunciarli alle forze dell'ordine che li avrebbero dunque espulsi. Saranno espulsi comunque.

L'azienda agricola è stata ovviamente chiusa, con la sospensione immediata dell'attività. Oltre alle manette, sono in arrivo sanzioni salatissime: per le varie violazioni riscontrate anche dai tecnici dell'Ispettorato del Lavoro, il giovane imprenditore dovrà sborsare la bellezza di 78500 euro.

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