Batteri da fogna: sul Lago di Garda sono 10 le spiagge fortemente inquinate

Il sogno di una mezza e all'improvviso il brusco risveglio, il ritorno alla realtà: su 19 spiagge del lago di Garda (selezionate da Legambiente in prossimità degli scarichi o delle foci dei fiumi e torrenti, ma comunque “dove si prevede il maggior afflusso di bagnanti o il rischio più elevato di inquinamento”) sono soltanto sei quelle che sono risultate “entro i limiti”, sono tre i punti di prelievo “inquinati” e addirittura dieci quelli “fortemente inquinati”.

Questi i risultati della quinta tappa della Goletta dei Laghi organizzata da Legambiente, campagna nazionale a tutela dei bacini lacustri italiani. Nelle analisi della Goletta vengono prese in esame le foci dei fiumi, torrenti, gli scarichi e i piccoli canali che si trovano lungo le rive dei laghi, punti spesso segnalati dai cittadini attraverso il servizio Sos Goletta.

Ma con una specifica: “Quello di Legambiente – spiegano gli ambientalisti in una nota – è un campionamento puntuale che non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, né pretende di assegnare patenti di balneabilità”.

Preoccuparsi è comunque lecito, perché i dati parlano chiaro. Sono dieci i punti prelievo dove le acque sono risultate “fortemente inquinate” da batteri, e quindi con Enterococchi intestinali maggiori di 1000 Unità Formanti Colonia (UFC) per 100 millilitri di acqua, e Escherichia coli maggiore di 2000 UFC/100ml.

Per intenderci, se i rilevamenti fossero “ufficiali”, sarebbe inevitabile il divieto di balneazione. Si salva solo il Trentino, con due punti “entro i limiti” su due, poi quattro “entro i limiti” nel Garda bresciano, ma con tre “inquinati” e addirittura sei “fortemente inquinati”, piccola ecatombe anche nel Veronese, con un solo punto “entro i limiti”, un inquinato e quattro “fortemente inquinati”.

La tabella completa dei rilevamenti gardesani: