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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Ghedi

Stalking condominiale: dalla Bassa a Le iene

Due catene davanti alla propria abitazione rendono impossibile il transito ai vicini: una vicenda che si trascina da anni

Comportamenti persecutori a danno di alcuni vicini di casa, in una sola parola: stalking. È questa l'accusa mossa dal Questore di Brescia nei confronti di un nucleo familiare, residente nel Comune di Ghedi. Il caso è finito anche sui media nazionali, alla trasmissione di Italia Uno "Le iene".  

Soprusi, prepotenze e prevaricazioni nei confronti di vicini di casa, obbligati nel tempo a mutare le proprie abitudini di vita. Le persone denunciate sono il padre, nato a Ghedi, classe ’45, la madre, nata a Varapodio (RC), classe ’55 e il figlio, nato a  Brescia, classe ’83. 

Gli atteggiamenti illeciti andrebbero avanti da oltre due anni. Mentre all'inizio era solo una la famiglia presa di mira, col passare del tempo le minacce e i comportamenti aggressivi si sono estesi ad altri nuclei familiari. Alcune vittime hanno riscontrato "un grave e perdurante stato di ansia, che ha condizionato pesantemente ogni attività ed ogni spostamento della popolazione della via interessata". 

Il motivo scatenante l’aggressività da parte della famiglia sarebbe da ascriversi al passaggio nel tratto di strada privata, prospiciente la propria abitazione, da parte di persone non autorizzate. Proprio il passaggio per quella via, delimitata con una catena, è stato il principale motivo di discussione e di alterco con i residenti delle abitazioni vicine. Discussioni che si sono trasformate in vere e proprie condotte di tipo persecutorio. In seguito al provvedimento di ammonizione da parte del Questore, le Forze dell’Ordine sono d'ora in poi autorizzate ad intervenire d’ufficio in caso di violazione, ed eventualmente procedere all’arresto in flagranza per chi non ottemperi ai precetti. 

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