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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Gavardo

Ragazza morta nel sottopasso allagato, assolti i vertici dell’Anas

Il tribunale di Brescia ha assolto Matteo Castiglioni, imputato per la morte di Sara Comaglio, la 22enne deceduta in un tragico incidente avvenuto a Prevalle, nel sottopasso allagato della 45bis.

La decisione dei giudici è arrivata sette anni dopo il tragico schianto costato la vita a Sara Comaglio, 22 anni, agente della polizia Locale di Gussago. Per il tribunale di Brescia Matteo Castiglioni, unico dirigente dell’Anas imputato, non ha alcuna responsabilità nella tragedia. Il funzionario, che all’epoca era responsabile del tratto della 45bis completamente allagato quando avvenne l’incidente, era accusato di omicidio colposo. Per il pm “Non poteva non sapere dei problemi di quel sottopasso” e la richiesta avanzata era di un anno e mezzo di reclusione. Argomentazioni che, però, non hanno convinto il giudice, che ha assolto l'uomo da ogni accusa.

Il tunnel allagato e il tragico incidente

La vicenda risale al 22 maggio 2012: Sara Comaglio stava rientrando a casa, a Gavardo, dopo aver terminato il turno di lavoro: la carreggiata sotto il tunnel era completamente allagata, a casa della rottura di una pompa, e la 22enne aveva perso il controllo della sua automobile, finendo per schiantarsi contro la fiancata di un’Audi che procedeva nell’opposto senso di marcia.

Un impatto devastante e fatale: Sara Comaglio morì sul colpo. L’allagamento del tunnel era stato segnalato più volte, ma nulla era cambiato. A pagare per la morte della giovane agente della Locale è solo un cantoniere, che è già stato condannato, in via definitiva, a sei mesi di reclusione.

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