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Cronaca Gavardo

Gavardo, omicidio Antonelli: sul figlio l'ombra della follia

Per la perizia psichiatrica, Marco Antonelli non era capace di "intendere e volere" al momento dell'assassinio dei genitori

Piero Antonelli e Alba Chiodi, marito e moglie uccisi nella notte tra il 30 e il 31 maggio 2012 nella loro villetta a Gavardo, sono morti per soffocamento: prima storditi a calci e pugni, poi finiti con un sacchetto di plastica intorno alla testa. Ad assassinarli il loro stesso figlio Marco, 27 anni.

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Ora la perizia psichiatrica spiega che, al momento del brutale assassinio, il giovane non "era incapace di intendere e di volere": la personalità sdoppiata a causa di un mix micidiale di droga e alcol.

Davanti al giudice Cesare Bonamartini, nel processo celebrato con rito abbreviato, è stato infatti reso il risultato dell'analisi condotta dal perito Federico Durbano. In quegli istanti, il 27enne era affetto da un grave disturbo della personalità di tipo schizzoide, dovuto all'uso prolungato di cannabinoidi e alcol, che gli ha causato una totale sconnessione dalla realtà.

Il giovane, d'altronde, interrogato dai magistrati ha sempre dichiarato di non ricordare quanto avvenuto quella notte. Il processo è stato aggiornato al 17 luglio: nella prossima udienza il consulente sarà ascoltato dal pm.

 

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