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Cronaca Gardone Riviera / Via Montecucco

Lo «scempio» di Gardone: 80mila mq di cantiere e ville da 10 milioni

Proseguono i lavori per il nuovo progetto Villa Eden, un cantiere da 80mila mq e che vedrà la luce entro la primavera del 2014. Almeno 15 unità abitative di extralusso, ville che verranno a costare anche 10 milioni l'una

Ottantamila metri quadri di cantiere, o giù di lì, non sono mica pochi. Soprattutto se il detto cantiere si trova proprio sull’ipotetica mediana che separa il lago dalle colline: a Gardone Riviera, tra il limpido specchio d’acqua del Garda e il Montecucco, proseguono i lavori a tutto extralusso di Villa Eden, una quindicina di unità abitative da un minimo di 500mq e progettate dal meglio dell’architettura nostrana ed europea, con costi d’acquisto che oscillano tra i 5 e i 10 milioni di euro, e dalla holding che si occupa del progetto (con sede a Bolzano) hanno già annunciato le prime vendite.

Le gru si vedono già da basso, dalla collina la visuale è completa e in effetti stona un po’ rispetto alla consueta accoglienza gardonese – che pure di storture edilizie ne ha già abbastanza – fatta di palme e piante sempreverdi, passeggiate a raso o in salita, ricordi e storia, Vittoriale in primis. Come già insegnano altri settori la crisi però non colpisce proprio tutti, anzi. Sicuramente non i papabili compratori che si sono interessati alla nascente Villa Eden, che comprende tra l’altro anche sette villone e un’esclusiva Club House da cinque appartamenti.

L’edilizia a cinque stelle che emerge come preponderante novità, come se il lago non avesse già attratto volumetrie e cubature di ogni tipo, negli anni addietro: altro che edilizia sociale, verrebbe da dire, come già successo per il casotto delle Grezze e Tassere a Desenzano del Garda, o il progetto di Via Bertanigra a Padenghe. Ma qui, a Gardone, è tutta un’altra cosa, saranno russi o cinesi, saranno vip o politici, in paese e nei dintorni si fa il gioco del chi comprerà.

Villa Eden a Gardone Riviera - © BresciaToday.it


Ma di quella montagna ora aperta in due se ne discuterà ancora, e ben oltre l’ipotizzata conclusione dei lavori, nel giugno del 2014. Perfino un meccanicista convinto si potrà dire perplesso: eppure Salvatore Ferragamo, osannato simbolo del made in Italy, l’aveva detto già da un po’, “il futuro del lusso è nel turismo”. Un turismo sempre più elitario, con villette e villone da 10 milioni di euro l'una.

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