Chiatta affondata nel Garda: si tenterà di spostarla dalla riva, con un escavatore

Se dal lago non si riesce a spostarla, si cercherà di farlo dalla riva, utilizzando il gancio di un grosso escavatore. La vicenda della chiatta affondata a Gardone Riviera proprio sopra la condotta sublacuale delle fognature sta letteralmente tenendo col fiato sospeso amministratori, commercianti, albergatori e cittadini del lago di Garda, ma non solo.
 
Se in un primo momento pareva che nella tubatura non passassero liquami, la circostanza è invece stata esclusa, anzi, addirittura si ritiene che l’affondamento verificatosi in questo periodo dell’anno - e non in piena stagione stiva - possa essere considerato una circostanza fortunata. In queste settimane di bassa stagione infatti la condotta trasporta circa 90 litri al secondo di liquami per sei ore ogni giorno, molto di meno rispetto all’estate. La notizia è stata confermata dal vice presidente del Consorzio turistico Lago di Garda Lombardia, Luigi Bertoldi, le cui parole sono riportate dal quotidiano Bresciaoggi in edicola stamane: «Fortunatamente siamo in bassa stagione. La preoccupazione è forte e fortunatamente la notizia è rimasta circoscritta; l’augurio è che tutto possa risolversi in fretta senza generare ulteriori allarmismi. Spero poi che l’episodio possa servire da sprone per fare sistema e avviare il progetto della nuova  collettazione e depurazione delle acque».

Ieri mattina nella sede del Consorzio turistico Lago di Garda Lombardia è stato convocato un tavolo d’emergenza per discutere del problema. Presenti la Guardia Costiera, i carabinieri di Gardone, funzionari dell’Autorità di Bacino, Polizia locale, tecnici e Volontari del Garda. Dopo i tentativi a vuoto di spostare la chiatta dal lago, attraverso piattaforme e altre imbarcazioni specializzate, lunedì si proverà ad intervenire da terra. In tanti saranno col fiato sospeso.