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Cronaca Desenzano del Garda

Il treno si ferma: passeggeri fatti salire sul pullman, ma finisce nel fosso

Giornata da dimenticare per i 55 passeggeri del treno Frecciarossa che già era stato costretto a fermarsi in stazione a Lonato: ecco cos'è successo a Desenzano

Sono rimasti bloccati per altre due ore tra buio, nebbia e freddo i 55 passeggeri del treno Frecciarossa che già erano rimasti fermi a lungo in stazione a Lonato, dopo che un guasto alle linee elettriche aveva costretto il convoglio a uno stop forzato. Saliti a bordo del pullman sostitutivo di Trenitalia, che avrebbe dovuto portarli a Brescia, hanno infatti rischiato di finire in un fosso dopo che l'autista ha sbagliato strada (e manovra).

Cos'è successo tra Lonato e Desenzano

E' successo lunedì sera a Desenzano: i pendolari, scesi dal treno a Lonato, sono stati caricati sull'autobus che si sarebbe dovuto dirigere a Brescia. Ma il conducente, che a quanto pare non conosceva la zona e forse ingannato dalla nebbia, uscendo verso la Provinciale in località La Perla, all'imbocco di Via Mapello invece di svoltare a sinistra ha svoltato a destra, in località Rovere, arrivando in fondo a una strada chiusa dove oggi ha sede un'agenzia immobiliare (e dove un tempo c'era il negozio Blitz).

L'intervento di Carabinieri e Protezione civile

E' qui che ha tentato di fare manovra, nel piazzale della proprietà privata: ma nel fare la retromarcia è finito impantanato con le ruote nel fosso. Paura e rabbia tra i passeggeri, mentre veniva allertato il 112: i carabinieri del Nucleo radiomobile di Desenzano hanno allertato la Protezione civile, che dopo aver incassato il via libera dal sindaco è intervenuta con 8 volontari.

In loco è stato allestito un gazebo, riscaldato con cannoni aeratori a gas, e nel frattempo sono state distribuite coperte a tutti i passeggeri “spiaggiati”: le operazioni sono state coordinate dai militari. Erano circa le 20: solo quasi due ore dopo è arrivato un altro pullman a recuperare gli sfortunati avventori.

Una giornata da dimenticare

“Alcuni passeggeri erano diretti addirittura in Sicilia – spiega Luca Trincia, presidente della Protezione civile Basso Garda di stanza a Desenzano – ma avendo parenti a Verona, li abbiamo caricati sul furgone e accompagnati in caserma, in accordo con i carabinieri, dove si sono fatti venire a prendere. C'erano anche degli anziani, e tanti avevano freddo – continua Trincia – ma con il lavoro di squadra siamo riusciti a risolvere anche questa situazione”. Tutto è bene quel che finisce bene (più o meno).

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