Valbondione: ammanchi di denaro, indagato il sindaco Morandi

La Procura di Bergamo ha aperto un'inchiesta per appropriazione indebita a carico del sindaco di Valbondione, Benvenuto Morandi, 50 anni, eletto con una lista civica, indagato dopo che un risparmiatore aveva presentato una denuncia ai carabinieri di Clusone. Ma ci sarebbero anche altre denunce presentate direttamente in Procura da un legale.

Fino a 15 giorni fa Morandi dirigeva la filiale di Intesa Sanpaolo di Fiorano al Serio - è stato sospeso dalla banca - e alcuni clienti avevano lamentato alcuni 'buchi'.

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A far scattare l'inchiesta è stato un imprenditore, che ha presentato formale denuncia ai carabinieri di Clusone perché gli risulterebbe sparita una somma consistente.

La vicenda è cominciato a venire a galla nelle ultime settimane, in maniera piuttosto soft: nessuno, fra clienti e banca, tantomeno il sindaco Morandi, aveva voluto rilasciare dichiarazioni. La banca aveva però avviato un'indagine interna e sospeso il direttore storico, appunto Morandi.

E' così emerso che sui conti di parecchi investitori, almeno una ventina sarebbero imprenditori della zona, si sarebbero registrati ammanchi. Sono stati tutti ascoltati dagli investigatori della banca nei giorni scorsi. Nelle ultime ore i clienti sono stati invece convocati dai carabinieri.

''Il dialogo con la banca è aperto - sottolinea l'avvocato di Morandi, Angelo Capelli -: Benvenuto Morandi non si è tenuto, anzi non ha preso, nemmeno un centesimo. E vorrei chiarire che Morandi non è un promotore finanziario che raccoglie gli importi e poi li versa all'istituto a cui è legato: il mio assistito è un dipendente di Intesa San Paolo, è la banca, non uno che porta i soldi dei clienti e, magari, nel viaggio decide di scappare col bottino. Lo sottolineo, perché le modalità di rapporto con il cliente e con l'istituto sono molto diverse''.