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Cronaca Marcheno / Via Onorevole Angelo Gitti

Giallo di Marcheno: Ghirardini morto per omicidio o suicidio?

Gli accertamenti sulla morte dell'operaio della Bozzoli infittiscono ulteriormente il mistero sulla morte dell'imprenditore Mario Bozzoli e dello stesso Ghirardini

MARCHENO - Giuseppe Ghirardini, l'operaio della Bozzoli, è morto per avvelenamento da cianuro, ormai è una certezza. Lo hanno accertato i Ris di Parma grazie alle analisi sull'involucro trovato nello stomaco dello stesso Ghirardini. 

Un elemento che infittisce il mistero: il cianuro non è reperibile in commercio, così come la capsula di 4 centimetri per 2 a forma di "casoncello" trovata nello stomaco di Giuseppe Ghirardini. La cui morte apre un'ulteriore domanda: ha ingerito il veleno spontaneamente o è stato costretto? Cos'ha visto e cosa sapeva Giuseppe Ghirardini?

Gli inquirenti protendono per l'ipotesi suicidio, tuttavia contestata con forza dalla ex moglie brasiliana di Ghirardini, terrorizzata che "ora possa succedere qualcosa a lei o al figlio" di 7 anni, ha riferito il legale della donna, l'avvocato Marino Colosio.

Mentre il cellulare dell'operaio non è ancora stato ritrovato, si consolida come una certezza il fatto che i rapporti tra l'imprenditore Mario Bozzolii - gettato probabilmente nel forno della fonderia - e il fratello Adelio, coproprietario dell'azienda, e i nipoti Alex e Giacomo fossero piuttosto tesi. Tensioni confermate ai Carabinieri anche dalla moglie di Bozzoli.

Le indagini, ancora senza indagati, proseguono a spron battuto.

Ieri mattina sono iniziate in azienda le operazioni di svuotamento dei due forni della Bozzoli dopo il blocco della produzione disposto dalla Procura. La speranza è di trovare qualche traccia rilevante per risolvere l'enigma.

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