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Cronaca Lumezzane / San Sebastiano

Eredità contesa, la carica di Valentina: «Non mi vergogno perchè non ho fatto niente»

All’uscita del Tribunale le parole di Valentina Popescu, la badante di 52 anni che ha accudito don Gatteri fino all’ultimo respiro. In attesa delle verifiche, la moldava si difende: “Non ho fatto niente, ho fatto solo il mio dovere”

All’uscita dell’udienza mattutina del Tribunale di Brescia - è stato confermato l’accordo tra le parti per il congelamento dei conti in vista di nuove verifiche - non poteva non dire la sua Valentina Popescu, la badante moldava di 52 anni che per oltre un decennio ha accudito don Giulio Gatteri, il parroco di San Sebastiano in Lumezzane scomparso l’aprile scorso.

L’uomo, definito da tutti “un buon pastore” nonché un devoto di Chiesa, nel suo testamento avrebbe intestato tutti i suoi averi (circa 800mila euro) alla donna che lo ha accudito fino all’ultimo respiro della sua lunga vita.

Un gran polverone, e un bonifico ‘all’ultimo minuto’ di oltre 300mila euro su cui la parrocchia stessa non ha esitato ad avanzare sospetti. “Non sapevo niente, l’ho saputo anch’io quando lo avete saputo voi: quando è stato aperto il testamento – ha spiegato Valentina – Quando l’ho visto, ho pianto. Ma l’ultima cosa a cui penso sono proprio i soldi”.

Con lei, in Tribunale, anche il suo avvocato. “La gente dice che devo vergognarmi – continua Popescu – ma non so di cosa, perché non ho fatto niente. Ho solo fatto il mio lavoro, onestamente e fino alla fine”.

In paese però l’invidia s’è fatta movimento di massa, e se non bastava la Chiesa a reclamare anche i concittadini storcono il naso, e non solo quello. C’è chi suggerisce che sia stata proprio lei, la sua badante, a convincerlo a firmare il testamento: “Chi lo pensa non merita risposta. Io me ne sto zitta, e aspetto”.

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