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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

40 giorni di prognosi per la donna che sfregiò con l'acido William

Ricoverata con una prognosi di 40 giorni per lesioni alle costole, la donna avrebbe deciso di non sporgere denuncia, ma l'indagine partirà d'ufficio.

L'aggressione all'ex fidanzato nel 2012, il carcere, i problemi di affidamento dei figli, la malattia, ed ora le botte: sembrano non finire mai i guai per Elena Perotti. La 30enne nei giorni scorsi è stata visitata in pronto soccorso a causa delle lesioni che avrebbe riportato - stando alle prime ricostruzioni, riportate sulle colonne del Giornale di Brescia in edicola stamane - per delle percosse subite in ambito familiare. A preoccupare maggiormente sarebbero i traumi importanti alle costole, che hanno portato ad una prognosi di 40 giorni. 

Nonostante la donna non abbia voluto sporgere denuncia, i carabinieri della stazione di Ospitaletto hanno, come da prassi, fatti scattare d'ufficio l'indagine per violenza. Elena, ricordiamolo, si trova agli arresti domiciliari, dove sta scontando gli 8 anni di pena a seguito dell'aggressione con l'acido all'ex fidanzato William Pezzulo. Dopo aver iniziato a scontare la pena in carcere, alla donna sono stati concessi i domiciliari a causa di una grave malattia

Nel frattempo la 30enne sta ancora aspettando un pronunciamento definitivo circa l'affidamento dei suoi due figli, un maschio di 6 anni (nato un mese dopo l'aggressione a William) ed una femminuccia di due anni. 

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