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Cronaca

Disoccupato e senza casa: "Il sacerdote mi ha detto di andarmene"

Antonello Duina, 55enne di Acqualunga, viveva in una stanza del monastero di San Giuseppe. Il parroco che lo aveva accolto è andato in pensione e lui ha dovuto fare le valige e andare al dormitorio

BRESCIA.  Antonello è amareggiato e disperato. Ci contatta perché vuole che raccontiamo la sua storia, perché qualcuno leggendola decida di aiutarlo offrendogli un alloggio o un lavoro. Non sa più a chi rivolgersi e a quale porta bussare. Due anni fa aveva bussato a quella del monastero di San Giusuppe e don Armando Nolli lo aveva accolto, ospitandolo in nella abitazione vuota di un sacrista.

Coppia di invalidi sfrattati,
per loro un futoro da clochard
 

E in quelle stanze Antonello aveva portato il suo gatto e le sue cose, gli arredi della casa di Acqualunga che ha dovuto lasciare nel 2013 quando è rimasto senza un lavoro. Un rifugio che ha dovuto lasciare in fretta e furia lo scorso agosto: "Don Nolli è andato in pensione e mi ha chiesto di andarmene, perché doveva lasciare la casa libera per il nuovo sacerdote. Così, dal 20 agosto vivo al dormitorio San Vincenzo. Non si sono fatti nessuno scrupolo e mi hanno fatto andare via. Certo non sono in mezzo ad una strada, ma mi sento tradito. Pochi giorni fa mi hanno fatto notare che devo provvedere anche svuotare l'appartamento e devo portare via anche il mio gatto. Ma io non sono dove metterli i mobili e gli elettrodomestici, non posso pagare l'affitto di un magazzino e il gatto non posso tenerlo in dormitorio. Mi hanno messo in seria difficoltà. Parlano di aiutare i migranti e poi lasciano morire gli italiani."

Antonello vorrebbe anche tornare a lavorare, ma non riesce a trovare un'occupazione: "Ho sempre lavorato tanto, poi ho avuto dei grossi problemi alla schiena e non ho più potuto fare lavori pesanti. L'agenzia di collocamento mirato mi aveva trovato un'occupazione in un'azienda agricola di Dello, certo lo stipendio non era un granché, ma almeno riuscivo a pagare le bollette, poi mi hanno lasciato a casa per assumere un loro conoscente. Da allora non riesco più a provvedere a me stesso. Don Nolli mi aveva dato una grossa mano decidendo di ospitarmi, ma ora anche lui fa orecchie da mercante."

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