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Cronaca Desenzano del Garda / Piazza Deodara

Rivoltella, 5 cani morti avvelenati al parco: raccolta firme per gli «amici a 4 zampe»

Bocconcini avvelenati al parco pubblico di Rivoltella, cinque cani muoiono dopo giorni di agonia. In paese si cerca il colpevole, mentre si raccolgono le firme per realizzare "uno spazio verde recintato e monitorato"

Il parco pubblico di Rivoltella non è più animato come un tempo, nonostante i primi caldi siano ormai all’ordine del giorno. Il netto calo delle presenze non è solo umano ma anche ‘canino’: niente cani a spasso nel prato, da qualche giorno non se vedono praticamente più. Motivo scatenante di questa ‘fuga’ repentina e collettiva una serie di avvelenamenti colposi, dovuti a bocconcini al naso appetitosi ma rivelatisi poi letali, che qualcuno ha ben distribuito tra alberi e panchine. Qualche cagnone di grossa taglia se l’è cavata con un po’ di mal di pancia e qualche acciacco, almeno cinque invece non ce l’hanno fatta, morti dopo giorni e giorni d’agonia: e l’ultimo decesso risale a poche ore fa.

La reazione dei residenti con cane a carico è stata immediata: dal Bar Deodara che si affaccia sull’omonima piazza è partita spontanea una raccolta firme, che in pochi giorni ha già raggiunto e superato il centinaio di aderenti. “Hanno avvelenato anche il mio – ci racconta Jessica, promotrice della petizione – Per fortuna ne è uscito bene, in fondo è un labrador di quasi 60 chili. Ma cinque cani sono morti, e non potevamo più restare con le mani in mano. Sono andata dai Carabinieri per sporgere denuncia, sono stata in Comune per parlare con chi di dovere”.

Da qui l’idea della detta petizione, una raccolta firme che propone l’ipotesi di realizzare un’apposita area per gli amici a quattro zampe, onde evitare nuovi spiacevolissimi inconvenienti. Paradosso amministrativo, il parco di Rivoltella riporta al suo ingresso il divieto di passaggio ai cani, quando due passi più avanti invece si trova un distributore di sacchetti per raccogliere le deiezioni canine. “Una contraddizione che va risolta – ci spiega ancora Jessica – perché non siamo più disposti a mettere a repentaglio la vita dei nostri cani solo per gli insani capricci di qualcuno. Abbiamo pensato anche ad una provocazione: perché non vietare l’ingresso agli uomini?”.

 Più realistica la citata ipotesi di un’area separata, uno spazio verde recintato e magari sorvegliato. “Vi chiediamo di firmare se amate gli animali – recita la petizione – affinché il Comune si organizzi nel realizzare uno spazio adatto per i nostri amici a quattro zampe, in tutta sicurezza”. Sospettati eccellenti non ce ne sono, qualche nome sta girando ma l’ignoto avvelenatore potrebbe colpire ancora. “Anche un paio di telecamere sarebbero d’aiuto – ancora Jessica – e non solo per proteggere i cani, ma anche perché quando viene sera al parco succede sempre qualche casino”. Tra i borbottii di paese anche qualche sorpresa: “C’è gente che si è rifiutata di firmare perché ha detto che dei cani non gli frega niente. Cosa ho deciso di fare? Intanto, non li saluto più”.

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