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Cronaca

Uccide anziano per il parcheggio dei disabili: si cerca un'auto targata Brescia

E' di mezza età, al volante di un'Audi Q5 nera, l'uomo braccato in tutto il Nord Italia per aver investito e ucciso a Cremona un 76enne, Guido Gremmi, dopo una lite per il parcheggio riservato alla compagna invalida delle vittima

Travolto e ucciso dopo la lite per un parcheggio. E' una fine assurda quella toccata questa sera intorno alle 18, nel cuore di Cremona, a Guido Gremmi, 76 anni, originario di Bobbio (Piacenza), da cinque residente in via Plasio, a venti metri dal luogo dove un automobilista, ora braccato in tutto il Nord Italia con l'accusa di omicidio volontario, lo ha investito ammazzandolo. In un appartamento lì davanti la convivente di Gremmi, invalida al cento per cento, ha sentito le urla ed è scesa.

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Si é trovata davanti un paio di ragazzi che le hanno detto di non avvicinarsi a quell'uomo appena travolto da un'auto. Consiglio respinto: pochi passi e si è trovata di fronte al suo uomo ormai senza vita. Gremmi e la convivente, Bruna Dondi, stavano rincasando dopo aver fatto la spesa. Appena imboccata via Capra, un senso unico, trovano una vettura di grossa cilindrata che occupa il posteggio a righe gialle per disabili assegnato alla donna circa un mese fa. I due accostano la Fiat Punto verde metallizzato, portano le sporte in casa. Quando il pensionato ridiscende per sistemare l'auto, trova il parcheggio riservato ancora occupato. Con il telefonino chiama il comando della polizia locale, affinché un agente intervenga per far liberare il posto. L'operatore del comando invia una pattuglia.

E' a questo punto che tutto precipita. Il proprietario della vettura che occupa irregolarmente il posteggio torna. Tra lui, un uomo di mezza età, al volante di un'Audi Q5 di colore nero con la targa Brescia, e Gremmi inizia da subito un alterco che ben presto degenera. I due alzano la voce, probabilmente si accapigliano. Dagli appartamenti vicini c'é chi sente, oltre alle urla, il tonfo di pugni su una carrozzeria. Poi, la follia: l'uomo che sale in auto, parte a tutta velocità, investe il pensionato e si dilegua. Gremmi resta a terra, immobile. Per lui non c'é più niente da fare.

E' morto ma a una parte di quella scena hanno assisto un paio di testimoni: il loro racconto potrebbe rivelarsi decisivo per prendere l'omicida. Stessa cosa vale per le immagini fissate dalle telecamere del circuito di videosorveglianza installate in zona. A lanciare l'allarme alle altre centrali operative sono gli agenti della polizia locale che si trovano davanti al corpo senza vita del 76enne a pochi passi dal parcheggio vuoto e dalla Fiat Punto della coppia lasciata pochi metri prima. Nell'arco di pochi minuti gli agenti della squadra volante chiudono la strada con le transenne.

I loro colleghi della squadra mobile e quelli della scientifica raccolgono ogni elemento utile per identificare e rintracciare lo sconosciuto: sentono i testimoni, scaricano le immagini registrate della videocamere, restano in contatto continuo con la polstrada, che ha fatto scattare decine di posti di controllo. La nota di ricerca arriva in decine di province, a cominciare da quelle di Brescia, Piacenza, Parma e Mantova.

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