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Coronavirus, 34 casi accertati al Civile: "Servono medici e infermieri"

Dei 34 ricoverati, sette sono in Rianimazione. Altri 15 sono in attesa di conoscere l'esito del test. E il direttore Marco Trivelli rivolge un appello ai professionisti in pensione

Trentaquattro persone ricoverate per coronavirus e altre 15 in attesa di conoscere l'esito del tampone. Sono questi i numeri - riportati dall'edizione bresciana del Corriere della Sera - che si registrano al Civile di Brescia.

Non tutte le persone ricoverate sono bresciane: i casi accertati nella nostra provincia sono 16. Molti pazienti vengono quindi dai nosocomi del Lodigiano e del Cremonese, già in sofferenza, e sono stati trasferiti al Civile.

Dei 34 ricoverati, 27 si trovano nel reparto Infettivi e sette sono in Rianimazione. Proprio in un letto di prima Rianimazione, nel tardo pomeriggio di sabato, è spirato un 86enne di Cigole: è la prima vittima bresciana del coronavirus.

Numeri che potrebbero crescere nelle prossime ore: altre 15 persone, già ricoverate nel nosocomio cittadino, attendono di conoscere l'esito del tampone. Tra loro anche bambini e neonati, che presentano febbre e i sintomi del Covid-19. Non si conoscono invece i dati degli altri ospedali bresciani.

Servono medici e infermieri

L'assessore al welfare di Regione Lombardia, nel tardo pomeriggio di sabato, aveva annunciato l'avvio di una campagna per reclutare altri medici e infermieri in tutta la regione. E poco dopo è arrivato l'appello di Marco Trivelli, direttore generale dell'Asst Spedali Civili di Brescia. Per gestire l'emergenza c'è bisogno di altro personale, per cui il direttore ha chiesto a pensionati e liberi professionisti "con una solida esperienza" di farsi avanti. Per assumerli l'azienda ospedaliera ha piena libertà d'azione.

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