Restano in silenzio i complici degli assassini di Frank
Interrogati a Bergamo, dove sono reclusi, Santokh Singh e Gurgjit Singh, ritenuti i complici degli assassini di Frank Seramondi e della moglie, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere
BRESCIA – Niente. Nemmeno una parola. Gli indiani Santokh Singh e Gurgjit Singh, reclusi nel carcere di Bergamo e ritenuti i complici degli assassini di Francesco Seramondi e della moglie Giovanna Ferrari, durante l’interrogatorio col Gip Bianca Maria Bianchi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
La posizione peggiore è quella di Santokh Singh, 43 anni di stanza a Mairano, sul cui capo pendono concorso in omicidio, ricettazione e detenzione di arma da fuoco. Il complice 29enne dovrà invece rispondere solo degli ultimi due capi d’imputazione.
L’arma del delitto sarebbe stata acquistata nel Cremonese, a Robecco d’Oglio, per 2mila euro pagati sull’unghia.