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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Via Santa Crocifissa di Rosa

Arriva il Giro d'Italia, ma a Brescia nessuno usa la bicicletta

Lo rivelano i dati raccolti dall'iniziativa di Legambiente e Fiab denominata "Giretto d'Italia". Scaramella: "Anzi che investire solo nei grandi eventi il Comune di Brescia dovrebbe attuare il Piano per la mobilità ciclabile"

Proprio nei giorni della polemica sui costi dell’arrivo del Giro d’Italia a Brescia, ieri si è svolta, promossa da Legambiente e Fiab, la seconda edizione del “Giretto d’Italia”, competizione tra le città italiane per verificare dove sia più diffuso l’uso della bicicletta. Il parametro utilizzato per la valutazione è la percentuale delle biciclette rispetto al totale dei veicoli entranti in città.

Purtroppo i dati per la nostra città sono tutt’altro che lusinghieri. Nella categoria “città medie” Brescia è in ultima posizione con solo il 7% di bici sul totale. La penultima, Ravenna ha un ben più incoraggiante 23.8%. Bolzano prima in classifica arriva oltre il 75%.

 “La rilevazione è stata fatta in punti ad alto traffico di bici, via Crocifissa di Rosa e via Veneto, in corrispondenza di comode piste ciclabili. Non oso pensare alla stessa operazione ripetuta, ad esempio, in via Milano”, commenta Isaac Scaramella, attivista di Legambiente e candidato della lista “Marco Fenaroli – al lavoro con Brescia”, che ieri ha partecipato all'iniziativa come volontario.

“Brescia merita maggior attenzione alla ciclabilità” - continua - “vanno messe urgentemente in sicurezza le piste ciclabili esistenti e deve essere potenziata la rete. Il costo sostenuto per la tappa finale del Giro d’Italia avrebbe permesso di finanziare un terzo del piano della ciclabilità inserito nel PGT. Una amministrazione attenta al tema della ciclabilità si nota anche da questi particolari”.

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