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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Bagnolo Mella

Segreti industriali rivelati alla concorrenza: nei guai manager di 57 anni

Una spy story alla bresciana, dalla città al lago d'Iseo: sono tre gli imputati a processo, due sotto accusa per ricettazione e il terzo per rivelazione di segreti industriali

Una spy story alla bresciana, spionaggio industriale nostrano sulla direttrice Brescia-Torino, passando per il lago d'Iseo: lo scrive il Giornale di Brescia in riferimento al processo in corso e che coinvolge, appunto accusato di rivelazione di segreti industriali, il 57enne Maurizio Franchi, e invece accusati di ricettazione Giacinto Savoldi e Flavio Gandolfi.

Secondo l'accusa, Franchi avrebbe sottratto documenti e progetti all'azienda per cui lavorava, la Cela di Torino, per venderli poi indebitamente alla Brescia Antincendi Internazional, con sede a Bagnolo Mella, che a conti fatti era il concorrente numero uno della Cela, e nello stesso settore. In particolare, si tratterebbe di nove disegni, parte integrante di un progetto di una piattaforma aerea, dalla torretta alla prolunga telescopica.

Macchinari che proprio la Brescia Anticendi avrebbe dovuto realizzare, per venderli infine in Giordania. Tutto sta agli atti, mentre prosegue il processo: non solo mail e comunicazioni, o i progetti stessi, ma anche Franchi inquadrato dalle videocamere a quanto pare mentre portava a termine la sua “missione”.

Franchi era dipendente della Cela Spa di Torino, di cui era stato anche amminstratore, e poi consulente della Cela srl. Savoldi e Gandolfi invece erano dirigenti della Brescia Anticendi: il primo consigliere delegato e il secondo addirittura presidente del Consiglio d'amministrazione.

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