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Cronaca Carpenedolo

Addio a Matteo Bosio, ucciso a 23 anni da una terribile malattia

Il giovane di Carpenedolo si è spento venerdì notte in un letto dell'ospedale Civile, da tre anni combatteva contro un melanoma. Matteo era molto conosciuto in paese, ma anche a Castiglione delle Stiviere: era il capitano della locale squadra di calcio

CARPENEDOLO. Un ragazzo solare e coraggioso tanto su un campo da calcio, quanto nella vita. Matteo Bosio ha combattuto fino all'ultimo per vincere la partita più importante della sua esistenza: quella contro la terribile malattia - un melanoma - che gli era stata diagnosticata tre anni fa, quando aveva solo 20 anni. 

Una battaglia durissima e lunghissima che il giovane calciatore ha portato avanti con il sorriso sempre stampato sul viso, senza rinunciare alla sua grande passione: il pallone. Da buon capitano non ha mai mollato e finchè la malattia non è progredita ha continuato ad indossare la maglia del Fc Castiglione -  formazione che ha capitanato fino all'esordio in prima squadra -  e del Carpenedolo. Quando la battaglia si era fatta più dura aveva lasciato la fascia di capitano per indossare i 'gradi' di allenatore e insegnare ai più piccoli.

Un calciatore talentuoso, ma anche un ragazzo serio e intraprendente e un studente modello. Frequentava la facoltà di scienze motorie e nei mesi estivi faceva il commesso in un negozio di Carpenedolo. Stimato e amato dai compagni di squadra e dalla gente del suo paese, dov'era molto attivo: per un periodo ha fatto anche l'animatore al Grest.

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