Casa devastata da un’esplosione: Carlo lotta per la vita
La vita di Carlo Rizzi, 93enne di Carpenedolo, rimane appesa ad un filo. L'uomo è ricoverato nel reparto di prima rianimazione del Civile. Le prossime 48 ore si annunciano decisive
La vita di Carlo Rizzi, l'anziano ferito dallo scoppio di un termoconvettore alimentato a gas, è appesa ad un sottilissimo filo di speranza. Il 93enne lotta in un letto del reparto di Prima Rianimazione del Civile, dov'è stato ricoverato domenica mattina a seguito della drammatica deflagrazione. A destare preoccupazione e a complicare il quadro clinico sono le ustioni presenti praticamente su tutto il corpo dell'anziano.
Le prossime 48 ore saranno decisive per i medici: se le condizioni cliniche lo consentissero, Rizzi potrebbe anche essere trasferito in un centro specializzato nella cura dei grandi ustionati. A Carpenedolo, paese dove l'anziano viveva e aveva fondato un mobilificio, sono ore di attesa e di preghiera.
Resta ben poco della abitazione di Rizzi, sita al secondo piano di una villetta di via Asolana a Carpenedolo. Alcuni muri sono crollati e la stessa sorte è toccata al tetto. Uno scenario apocalittico, come se fosse scoppiata una bomba. Invece, a causare la deflagrazione è stato il malfunzionamento di un termoconvettore a gas.