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Cronaca Darfo Boario Terme

La provincia di Brescia teatro di una vasta operazione anti-usura

All'alba di questa mattina i carabinieri hanno dato il via a un'operazione volta a smantellare un'organizzazione di quattro persone accusata di usura, estorsione e riciclaggio. Ai prestiti veniva applicato un tasso annuo del 120%

La provincia di Brescia é protagonista da questa mattina, insieme a quella di Bergamo e Sondrio, di un'operazione dei carabinieri volta a smantellare un'organizzazione accusata di usura, estorsione e riciclaggio.

E' stata la denuncia di un libero professionista di Sondrio, che ha raccontato ai Carabinieri di essere sotto usura da oltre 10 anni, nel corso dei quali aveva già sborsato 600 mila euro a fronte di un prestito da 10 mila, a fare scattare le indagini e ora l'arresto di Fausto Faglia, 72 anni, residente a Darfo Boario Terme (Brescia), ragioniere in pensione. Altre due misure di obbligo di dimora sono state eseguite, sempre su ordine del gip del Tribunale di Sondrio, a carico di Alessandro Tognola, 76 anni e Luciana Rondini, 55 anni, entrambi residenti a Pisogne.

Una quarta persona è indagata in stato di libertà. I reati contestati a tutti sono usura, estorsione e riciclaggio in concorso fra loro. Otto le vittime al momento accertate.  Il ragioniere ora in carcere risultava completamente sconosciuto al Fisco e, nonostante l'ingente patrimonio, percepiva una pensione minima e anche un assegno sociale dell'Inps di 630 euro mensili, motivo per il quale è indagato pure per truffa aggravata ai danni dello Stato.
 

Il tasso d'interesse imposto era del 10% mensile, pari al 120% annuo. In queste ore sono in corso perquisizioni e sequestri di 14 immobili e 4 conti correnti riconducibili al gruppo.

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