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Cronaca Calcinato

Non si rassegna alla separazione, stupra la ex davanti al figlioletto

Dopo aver provocato un black out è entrato in casa, ha spinto la giovane ex moglie in camera da letto ed ha abusato di lei. Ora è in carcere.

Nessuna pietà per la donna con la quale ha messo al mondo un figlio, nessuna pietà per lo stesso figlioletto, costretto suo malgrado ad assistere ad una violenza sessuale nei confronti della propria madre. È una bruttissima storia quella raccontata dai carabinieri della Compagnia di Desenzano, coordinati dal capitano Massimo Cicala, intervenuti alcuni giorni fa, il 26 novembre, per arrestare il responsabile di uno stupro. 

Protagonista della violenza è un operaio marocchino di 29 anni residente a Calcinato. Separato dalla moglie anche a causa del suo carattere irascibile e violento, l'uomo non si è mai rassegnato alla perdita della compagna. Il 26 novembre ha deciso di recarsi sotto casa della donna, di due anni più giovane. Dopo aver staccato l'energia elettrica, l'uomo ha atteso che la donna uscisse da casa per controllare il contatore ed ha afferrato la ex spingendola con forza all'interno.

Dopo insulti, minacce e infine percosse, il marocchino ha portato la giovane donna in camera da letto, costringendo il figlioletto di tre anni ad assistere alla violenza carnale, consumata la quale si è allontanato. Una volta recuperate le forze, la 27enne ha dato l'allarme. Nel giro di poco tempo i militari hanno arrestato l'operaio. Visti i precedenti per violenze e stalking (le denunce sono arrivate in caserma nelle settimane precedenti lo stupro), l'uomo è stato portato in carcere a Canton Mombello, in attesa del processo. 

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