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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Lonato del Garda / Via Cuccagna

"Pugnalato alle spalle: l'ho cresciuta come una figlia e lei mi ha distrutto"

Ecco il messaggio inviato da Luigi Cuel a un'amica di vecchia data, due settimane prima del delitto

Due settimane fa Luigi Cuel condivideva il suo dolore per la fine della storia con Cezara. Un messaggio mandato lo scorso 17 agosto a un'amica di vecchia data per spiegare il suo stato d'animo. Così, il 41enne di Calcinato racconta la conclusione di una storia d'amore, della quale, però, aveva parlato con poche persone. 

La destinataria del messaggio non sapeva di Cezara, non gliene aveva mai parlato prima: "Una pugnalata alle spalle  - scrive Cuel - da una persona che ho cresciuto come una figlia e mi ha distrutto tutto ciò che avevo e i rapporti con la sua famiglia, che era diventata anche la mia famiglia. Una bella botta insomma."

L'amica non poteva immaginare quanta rabbia e dolore si nascondessero dietro quelle parole, non poteva sapere che Luigi stava parlando di una ragazza di appena 18 anni per la quale aveva perso la testa. I due amici si erano ripromessi di vedersi dopo le vacanze, ma non c'è stato il tempo. Martedì 1 settembre Luigi ha chiesto un ultimo incontro a Cezara, l'ha portata al maneggio disperso nella campagna lonatese e l'ha strangolata con una fascetta. Poi si è tolto la vita. 

Sgomento e shock sono le emozioni più diffuse tra chi lo conosceva: "Era un ragazzo tranquillo, educato e sempre disponibile con tutti. È giusto che anche Luigi si ricordi per la bella persona che era e non per il mostro che hanno dipinto - commenta l'amica -.  Non riesco a credere a quello che è successo. Certo, non giustifico ciò che ha fatto, ma secondo me lui non era in sé."

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