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Disastro PCB: cittadini e sindaco fanno causa alla Caffaro

Undici cittadini e l'amministrazione comunale di Brescia insieme per fare causa agli ultimi azionisti della Caffaro, tra cui Monte dei Paschi e Unipol. Avrebbero scorporato l'azienda per non pagare le bonifiche ambientali

Undici cittadini e l’amministrazione comunale di Brescia nella figura del sindaco Emilio Del Bono hanno intentato una causa civile agli ultimi azionisti proprietari della Caffaro. Quelli che dal 2009 hanno preso possesso della maggioranza delle azioni, e hanno ‘spolpato’ quel che rimaneva nella controllata Sorin, fino a portarla ad un valore prossimo allo zero.

Forse un’abile mossa finanziaria, che ha permesso ai proprietari dell’ultima ora di evitare ogni futuro salasso in termini di investimenti per bonifiche o risanamenti ambientali. E tra i gruppi coinvolti non mancano i grandi nomi: la Monte dei Paschi, Unipol, la Ge Capital Interbanca.

Una gestione che, scrivono gli avvocati che portano avanti la causa, “ha sostanzialmente depredato a favore di interessi privati quella che in fondo era una buona azienda”.

Potrebbe essere l’ennesima battaglia, contro i mulini a vento. Per cercare di tener sempre viva quella ferita profonda, nel cuore della città di Brescia. E che a parte i danni ambientali e umani, ormai incalcolabili, ha lasciato dietro di sé un ‘vuoto’, quantificabile in un miliardo e mezzo di euro.

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