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Cronaca Agnosine

Agnosine: 600 metri di rete, denunciato cacciatore recidivo

Una vasta postazione per la cattura nel territorio di Agnosine, la Forestale denuncia un cacciatore già noto alle cronache per varie attività illegali e già accusato di bracconaggio. GeaPress: "Servono leggi più severe"

Chi non muore si rivede, e il Corpo Forestale dello Stato (comando di Gavardo e di Vobarno) ha denunciato un cacciatore del luogo già noto alle cronache per attività illegali relative alla caccia, con accuse di bracconaggio. Questa volta, insieme al fratello anch’egli recidivo, la Forestale ha rinvenuto circa 600metri di rete per uccellagione nel territorio del Comune di Agnosine, località Fontanino.

Roccoli abusivi, metodi tutt’altro che ortodossi, grilletto facile. Gli ambientalisti (locali e non) insorgono e chiedono giustizia. “Tale incredibile commistione tra le figure di cacciatore e bracconiere – si legge sul portale GeaPress – è possibile grazie alla legge sulla caccia che punisce solo con blandi reati di natura contravvenzionale i cacciatori sospesi in atti di bracconaggio”.

Oltre al reato di uccellagione con ausilio di reti al recidivo cacciatore sono contestate la cattura e la detenzione di avifauna protetta dalla Convenzione di Berna.

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