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Cronaca Piazza della Loggia

Strage di Piazza Loggia: attimi di tensione, fischiato il discorso di Mattarella

In migliaia in piazza a Brescia per il 43esimo anniversario della strage in cui morirono 8 persone. Commozione, commemorazione, ma anche istanti di tensione

Ricordare la nera ferita della nostra città, affinchè la memoria del giorno più buio sia da monito per le generazioni future. Lunedì mattina la città si è data appuntamento in Piazza della Loggia. Chi, 44 anni fa era presente quando è esplosa la bomba, chi ancora ne conserva i ricordi e chi quel giorno ha perso un familiare, un professore, un collega, un amico.

E poi i sindacati e i giovani. Gli studenti che vivono quei momenti attraverso i ricordi di genitori, nonni e le parole dei libri di scuola. La prima a prendere la parola sul palco, dopo gli 8 rintocchi e il minuto di silenzio per commemorare le vittime, è Raisa Labaran, studentessa di origini africane. "Parlo a nome di tutti i cittadini di Brescia, perchè come molti miei coetanei sono nata e cresciuta in questa città e mi sento orgogliosamente bresciana. Ai mei coetanei dico: ripartiamo da questa piazza per fare la differenza, facciamo di questa ferita un promemoria collettivo per non sbagliare più".

43° Anniversario Strage della Loggia


Commozione e commemorazione, ma anche momenti di tensione durante la cerimonia ufficiale. Il terremoto politico delle ultimeore fa sentire i suoi effetti anche in Piazza della Loggia: discorsi e applausi sono accompagnati anche da fischi e contestazioni, partiti dalle file del corteo antifascista e antagonista, mentre sul palco viene letto il discorso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Mattarella nel suo messaggio sottolinea la tenacia della nostra città nella lunga lotta per arrivare a una verità processuale e alla giustizia: "Brescia è stata ferita, straziata dal dolore. Ha risposto con l'unità della sua gente, teniamoci aggrappati a questa sensibilità democratica". Un fragoroso applauso si leva dalla piazza, ma non mancano i fischi.

La tensione cresce quando Manlio Milani, che in questi 44 anni si è battuto per ricostruire la verità storica e processuale della strage, si avvicina al corteo antagonista per chiedere rispetto per le 8 vittime. Il presidente dell'associazione 'Casa della Memoria' si scontra però con la rabbia dei manifestanti. L'intervento delle forze dell'ordine riporta la calma, mentre la cerimonia prosegue con le parole di Silvia Spera della Cgil bresciana, che sostituisce il grande assente: il segretario Maurizio Landini, che ha dato forfait all'ultimo. 

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