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Cronaca

La lettera ai bresciani di Giorgio Napolitano nel giorno della strage

"Il corso della giustizia deve, pur nei limiti in cui è rimasto possibile, continuare con ogni scrupolo e, nel contempo va però fin da ora messo in luce quanto è emerso" sulla "matrice di estrema destra neofascista" e "sugli ostacoli che una parte degli apparati dello Stato frappose alla ricerca della verità"

In occasione del 38esimo anniversario della strage di piazza Loggia, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha inviato al Sindaco di Brescia, Adriano Paroli, il seguente messaggio.

Nel trentottesimo anniversario della strage di Piazza della Loggia, che così drammaticamente colpì Brescia e l'intero Paese, rendo commosso omaggio ai cittadini inermi che persero la vita in quel terribile giorno e ai tanti feriti di un attentato vile e sanguinoso.

Comprendo e condivido la profonda amarezza di tutta la comunità bresciana e in primo luogo dei famigliari delle vittime, lasciati ancora una volta senza il conforto di un accertamento e di una sanzione di colpevolezza per i responsabili di quella tragedia ispirata da ciechi disegni terroristici ed eversivi.


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Lo scorso 9 maggio, in occasione della celebrazione del 'Giorno della Memoria' ho però ricordato che il corso della giustizia deve - pur nei limiti in cui è rimasto possibile - continuare con ogni scrupolo e che, nel contempo va però fin da ora messo in luce quanto è emerso, dalle carte processuali e dalle inchieste parlamentari, sulla matrice di estrema destra neofascista di quell'azione criminale e sugli ostacoli che una parte degli apparati dello Stato frappose alla ricerca della verità.

Piazza Loggia 28 maggio - © Pamela Pertusini


In questo momento, assume perciò un significato ancora maggiore l'ammirevole iniziativa delle amministrazioni comunale e provinciale e dell'associazione dei famigliari dei caduti di creare, scolpendo nella pietra i nomi delle vittime del terrorismo, un itinerario cittadino capace di ripercorrere eventi tragici della nostra storia repubblicana e di ricollegarli idealmente ai momenti fondativi della comunità nazionale.

Con questi sentimenti, esprimo a lei, signor sindaco, e a tutti i famigliari delle vittime, la solidale vicinanza e la intensa partecipazione mie e della Nazione.

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