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Cronaca Piazza della Loggia

La protesta dei bimbi rom: «Siamo italiani, la scuola è anche nostra!»

Presidio in Loggia con centinaia di persone, tra canti e slogan e in attesa di notizie certe. I bambini gridano: "Siamo italiani, la scuola è anche nostra"

Appuntamento solo rinviato, e i bambini rom senza né bus né mensa dovranno aspettare l’incontro odierno, previsto per le 13 ma che non sarà decisivo, per conoscere il loro momentaneo destino. Ieri sera intanto è andato in scena un presidio come non se ne vedevano da un po’, più di un centinaio di persone radunate da diverse associazioni da sempre legate alla difesa delle minoranze, insieme alle mamme e ai papà, ai bambini e ai ragazzi del campo di Via della Maggia, e la solidarietà dei rom e sinti di Via Borgosatollo e Via Orzinuovi ma anche delle mamme bresciane.

I cartelli dei bimbi rom © Giovanni Pizzocolo


“La scuola è anche mia”, si legge in uno dei tanti cartelli che i bimbi portano al collo, mentre si canta e pure si balla proprio al di fuori del Palazzo della Loggia, proprio durante il consiglio comunale. Tra quelli che riescono a entrare anche il segretario della Camera del Lavoro Damiano Galletti, che anche ieri ha ribadito la necessità di “ripristinare immediatamente il servizio di trasporto”.

Guarda il servizio da piazza Loggia
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“E’ una vergogna – ci racconta invece una mamma rom che preferisce restare anonima, tre figli e un marito ormai disoccupato, e chiaramente senza macchina – Una città come Brescia dovrebbe garantire almeno i servizi primari. Che differenza fa un bambino in più sul pulmino, o un bambino in più in mensa? Siamo in piazza per farci sentire, ora lo saprà tutto il Paese”.

“Il Comune non fa niente e non vuole fare niente – aggiunge un’altra mamma che di bimbi ne ha già due, e ora ne aspetta un altro – Stanno solo aspettando che succeda qualcosa di brutto, che qualcuno si faccia male. Dobbiamo accompagnare i bambini a piedi, venirli a prendere e poi riportarli ancora, lungo una strada molto pericolosa dove passano tante macchine e tanti camion”.

Ma c’è chi mormora che la campagna elettorale sia già cominciata, e Fabio Rolfi da La7 ha già detto la sua, “i rom avevano la possibilità di rateizzare, avremmo preso la stessa decisione anche se fossero stati eschimesi”, e ancora “è ora di finirla con questa cultura lassista e dell’assistenzialismo perpetuo, dobbiamo far emergere il buono che c’è”.

All’incontro in Loggia ha partecipato anche Maria, ‘la mamma dei rom’, presidente dell’associazione Opera Nomadi: “Il sindaco, che dovrebbe sapere, invece non sa niente. Ci ha liquidato con una battuta, ci ha detto che non conosce nemmeno i numeri della mostra di Matisse. Non sa dov’è il campo, non sa di che scuola stiamo parlando. Ma a scuola i ragazzi devono poterci andare, dalla materna ma fino alle superiori il percorso scolastico è fondamentale per favorire l’integrazione, per imparare l’italiano e per stare in mezzo ai coetanei”. Prima di andare si avvicinano due bambini: “Ditelo a tutti, noi non vogliamo essere diversi. Siamo nati e cresciuti qua, noi siamo italiani!”.

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