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Cronaca

I ragazzi di Chernobyl in visita alla metro

Brescia Mobilità e A2A hanno accettato le richieste dell'ass. Amici di Cocca Veglie e della Coop. Sociale CAUTO di organizzare una giornata dedicata a 30 ragazzi della città russa di Tula, colpita dalle radiazioni della centrale

Da alcuni anni esiste uno stretto legame tra alcune associazioni di volontariato bresciane con finalità sociale e sociosanitaria e la città russa di Tula, colpita dalle radiazioni della centrale nucleare di Chernobyl. Le iniziative hanno condotto a diversi progetti di accoglienza rivolti ai bambini dell’area, in diversi casi anche grazie all’attivo contributo di Padre Pippo Ferrari, da sempre figura di spicco nel mondo cooperativo impegnato nella promozione della dignità dell’uomo e dell’integrazione sociale dei cittadini, attraverso la creazione di valore sociale, ambientale, economico nel rispetto della natura.

Nell’ambito di tali iniziative, Brescia Mobilità e A2A hanno accettato di buon grado le richieste rivoltele dall’ associazione Amici di Cocca Veglie e della Cooperativa Sociale Onlus CAUTO di organizzare una giornata, quella odierna, dedicata ad una trentina di ragazzi degli istituti superiori della cittadina russa (nelle scuole della zona colpita dalla contaminazione studiano circa 100.000 minori di cui 14.500 esposti ad una radioattività dai 5 ai 15 curie per kmq quando il massimo tollerato è un curie).

La giornata è iniziata con l’accoglienza riservata dai vertici di Brescia Mobilità presso la propria sede di S.Pio da Petralcina e le visite successive al Deposito della metropolitana leggera automatica di Brescia, allo stabilimento di Omb International (con particolare attenzione ai veicoli ibridi) e al termoutilizzatore di A2A.

Nel breve discorso di saluto il presidente di Brescia Mobilità Valerio Prignachi  ha innanzitutto presentato le attività del Gruppo e si è quindi soffermato ad illustrare le caratteristiche della metropolitana in corso di realizzazione, sottolineandone gli aspetti legati all’automatismo e ricordando che “Brescia è la seconda città in Europa, dopo Copenaghen, a dotarsi di un tale sistema.”

“Un progetto – ha evidenziato il presidente Prignachi rivolgendosi ai ragazzi – in linea con la vostra visita, a dimostrazione di quanto anche a noi stia a cuore – come voi – la tematica dell’ambiente e della sostenibilità ambientale. Un contributo fattivo volto ad abbattere uno dei principali fattori di inquinamento della nostra regione e della nostra città: il traffico e le conseguenti polveri sottili”.
In conclusione Prignachi ha sottolineato come Brescia Mobilità sia da tempo attiva con iniziative rivolte ai ragazzi della scuola di Brescia nell’ambito di progetti legati alla tutela ambientale, riconducibile ad una mobilità sostenibile. “La visita odierna – ha aggiunto - rappresenta un ottimo confronto fra realtà diverse per allargare gli orizzonti della conoscenza.”

E in questo senso i ragazzi, che prima di iniziare le visite hanno illustrato la realtà di Tula attraverso delle slides e l’impegno che viene profuso a livello scolastico per risolvere quella che è stata definita una: “realtà instabile che influenza negativamente la salute degli abitanti, con siti dove la situazione è particolarmente drammatica, come il quartiere industriale di Proletarskij,” hanno annunciato un esperimento: prenderanno un campione di acqua dal lago di Garda e dal lago di Idro e di suolo delle Prealpi per analizzarlo e confrontarlo con acqua e suolo della loro città.
Sarà interessante, prossimamente, verificare quali saranno stati i risultati.
 

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