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Cronaca

Brescia e la rivoluzione rifiuti: dal 2016 calotta e porta a porta

Un compromesso tra la differenziata porta a porta e i cassonetti a calotta: entro la fine dell'anno il nuovo sistema di raccolta rifiuti sarà operativo anche in città. Obiettivo superare il 65% entro cinque anni

Alla fine si è arrivati ad un compromesso. Un po’ di calotta e un po’ di porta a porta: questo il nuovo sistema di raccolta e differenziazione dei rifiuti che adotterà Brescia entro la fine di quest’anno. Lo hanno infatti annunciato il sindaco Emilio Del Bono e l’assessore all’ecologia Gianluigi Fondra.

Una discussione che si era protratta per mesi, tra i due ‘partiti’ della raccolta rifiuti: il sistema a calotta, i cassonetti chiusi e che si possono aprire soltanto con una tessera da residente, e il porta a porta, la cosiddetta differenziata integrale con abolizione totale dei cassonetti di raccolta.

La giusta mediazione, per il sindaco Del Bono. Che intanto annuncia già i prossimi e ‘realistici’ obiettivi, in base anche ad un recente studio Aprica. Entro cinque anni Brescia dovrà sfondare la quota del 65%, per allinearsi alle direttive (e normative) europee. Ad oggi infatti il nostro capoluogo è tra i peggiori in Lombardia, ma pure in Italia.

Con una differenziata ferma al 38% circa: peggio che Milano, che almeno arriva al 43%. Il nuovo sistema intanto viene svelato: raccolta porta a porta domiciliare per carta, vetro e plastica, con passaggi ancora da definire. Sistema a calotta, con badge (o tessera) per i residenti, per quanto riguarda l’umido e l’indifferenziato.

Presto per cantar vittoria: la proposta dovrà essere vagliata dal consiglio comunale, dalla Commissione Ambiente, dai consigli di quartiere. Si ragionerà anche su tariffe e agevolazioni, puntando la lente su famiglie in difficoltà e piccole attività commerciali. 

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