Sesso con minori, tra di loro anche un ragazzino autistico
Nuovi inquietanti particolari emergono dall'inchiesta condotta dai Carabinieri di Brescia che lo scorso febbraio ha portato all'arresto, per prostituzione minorile, di 11 persone
BRESCIA. Più gli inquirenti 'scavano', più emergono particolari agghiaccianti e disumani. L’inchiesta per pedofilia condotta dai Carabinieri di Brescia non si è fermata agli 11 arresti eseguiti lo scorso 11 febbraio, ma è proseguita con l’analisi dei computer e dei cellulari degli accusati, che sono ancora ai domiciliari.
Proprio l’analisi di quel materiale avrebbe portato i militari a scoperchiare un vaso di Pandora. Il numero di ragazzini - dai 15 ai 17 anni - che si concedevano in cambio di pochi euro, una ricarica del telefonino, una cena o una gita in un parco divertimenti sarebbe notevolmente aumentato.
Tra di loro ci sarebbe anche un adolescente autistico, che sarebbe stato scelto proprio perché impossibilitato a raccontare gli incontri a sfondo sessuale avuti con gli adulti, a causa della malattia.
In manette erano finiti piccoli imprenditori, un sacerdote, un agente della Polizia locale e un allenatore di una squadra giovanile di calcio, tutti residenti nella bergamasca. L'unico bresciano tra gli accusati è Claudio Tonoli, il 56enne con L’Hiv già finito ai domiciliari in seguito all’operazione “Baby Parking” condotta dalla Polizia Locale di Montichiari, che la scorsa settimana ha portato all'arresto di altre sei persone. Fra gli indagati anche Corrado Fumagalli, personaggio televisivo che deve la sua notorietà ad alcuni programmi erotici.