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Caffaro, Vilardi annuncia la bonifica: «PresaDiretta? Solo allarmismo»

L'Assessore all'Ambiente annucia che in autunno prenderà il via la fase iniziale di bonifica dei terreni, ma la trasmissione di Iacona è servita solo "a gettare nello sconforto decine di persone"

Una cosa è certa. Presa Diretta è riuscita a portare al centro dell'attenzione cittadina una realtà che, esclusi i residenti della zona, è rimasta per troppo tempo taciuta all'opinione pubblica della nostra città.

Così, nella giornata di ieri, l’assessore all’Ambiente Paola Vilardi si è sentita in dovere di convocare una conferenza stampa per cercare di rispondere, e fare chiarezza, a quanto mostrato dalle telecamere di Rai Tre.

Per Vilardi, innanzitutto, il programma è servito "solo a gettare nello sconforto decine di persone". Subito dopo, però, ha annunciato che, a partire dal prossimo autunno, partirà il progetto di rinaturalizzazione dei terreni agricoli, utilizzando i 6 milioni di euro messi a disposizione da Roma, ma da tempo fermi in Regione e mai utilizzati.

Per la bonifica, ha poi spiegato l'Assessore, saranno inizialmente utilizzati procedimenti di "fito and bioremediation", frutto della collaborazione tra Università dell’Insubria, Museo di scienze naturali e Provincia. Inoltre, saranno investiti 1,2 milioni di euro per installare nei terreni organismi capaci di metallizzare parte degli agenti inquinanti. La strada è comunque solo all'inizio: pensare di bonificare la zona con investimenti così limitati appare francamente risibile. Comunque, sempre meglio iniziare a fare qualcosa.

Durante la conferenza stampa, Vilardi ha poi risposto a un altro, importante tema trattato nell'inchiesta di Iacona, ovvero il monitoraggio delle patologie dei residenti nella zona inquinata.

Le aree inquinate dalla Caffaro


Per l'Assessore, tale aspetto non è competenza del Comune, ma dell'Asl: "Noi interveniamo in base alle indicazioni dell'Azienda Sanitaria. Io l'unica cosa che ho potuto fare è lottare dal 2009 per reperire i soldi dal Ministero e cercare di iniziare la bonifica. Detto ciò, ripeto, è inutile spaventare i residenti con una trasmissione televisiva. Io, quando sono arrivata in Loggia, ho impiegato otto mesi per capire la complessità del problema Caffaro. Ci sono decine di dati e leggi di cui bisogna tener conto".

Così, dopo l'accusa di allarmismo e parzialità lanciata dall'Asl, anche il Comune rassicura: la situazione è seria, ma è tutto sotto controllo.

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