Nave: morto sul lavoro, rimborsato dall’INAIL 60 anni dopo
La tragicomica storia del signor Severino, morto in un infortunio sul lavoro nella primavera del 1954: alle due nipoti, le sorelle Lonati di Nave, è arrivata la lettera dell'INAIL, che prevede un rimborso di 450 euro
Sui tempi lenti della burocrazia di dubbi mai ce ne sono stati. Certo quando invece di anni passano decenni è chiaro che un attimo di stupore è condivisibile: e così, in quel di Nave, alla sorelle Lonati è stato recapitata una lettera che annuncia un rimborso per un infortunio mortale sul lavoro patito dalla zio.
Niente di strano, se non per il fatto che il tragico incidente è avvenuto quasi 60 anni fa, il 30 marzo del 1954. Il signor Severino ai tempi guadagnava circa 40mila lire al mese: il rimborso ricevuto oggi è invece di circa 450 euro. Pochini ai giorni nostri, una bella sommetta negli anni successivi al dopoguerra.
Ovviamente non è finita. Nella missiva firmata INAIL il rimborso viene solo annunciato, e non erogato: per ricevere il conguaglio che alle due sorelle spetta di diritto bisognerà compilare altri moduli e documenti, da presentare in sede a Brescia.
Se il ‘danno’ è ormai vecchio di mezzo secolo, la beffa invece è sempre attuale.