Cibo per i profughi servito in mensa: indagata una cooperativa
Nel mirino dell'ASL una cooperativa bresciana che serviva pasta e riso destinati a profughi e sfollati alla mensa di un asilo nido della provincia
Piccolo scandalo alimentare tra la Bassa e l’Ovest bresciano. L’ASL di Brescia ha infatti sequestrato decine e decine di maxi confezioni di pasta e riso da un asilo nido della zona: destinate alla mensa dei bimbi quando sarebbero invece dovute finire ai campi profughi, nei centri d’accoglienza, nelle tendopoli.
Sotto inchiesta una società cooperativa bresciana, nel mirino dell’ASL a seguito di un controllo a sorpresa. La dirigenza del nido sarebbe comunque completamente all’oscuro della vicenda. Niente di pericoloso per la salute dei bambini: si tratta in ogni caso di prodotti commestibili, semplicemente non possono essere venduti, tantomeno in una mensa scolastica.
Sui pacchi era infatti riportata la dicitura ‘Aiuto UE: prodotto non commerciabile’, proprio perché destinati ai casi d’emergenza citati poche righe fa. La cooperativa sotto accusa risulta ora indagata per truffa aggravata.