Legano e pestano a sangue un gioielliere, poi fuggono con la cassaforte: arrestati
Per due dei componenti della banda di rapinatori, seguiti e intercettati per mesi dagli agenti della Squadra Mobile di Brescia, le manette sono scattate lo scorso 15 novembre all'aeroporto di Orio al Serio e in un bar di Rezzato
La svolta nelle indagini, condotte dalla squadra Mobile, è arrivata alcuni giorni dopo, quando è stata trovata l'auto del gioielliere, sulla quale era stata caricata la cassaforte, contenente 25mila euro in contanti e alcuni monili d'oro. I rilievi della scientifica hanno permesso di risalire a due degli autori del colpo, fruttato circa 35 mila euro. Sono stati seguiti, intercettati e pedinati per mesi, evitando così che mettessero a segno altre rapine: ogni volta che provavano a mettere a segno una nuovo colpo si trovavano faccia a faccia con una pattuglia della Polizia.
Le manette sono scattate lo scorso 15 novembre: il più giovane dei rapinatori - un 23enne albanese clandestino e con precedenti per furto - è stato bloccato all'aeroporto di Orio al Serio pochi istanti prima che salisse sopra un aereo diretto in Germania. Successivamente è stato portato nel carcere di Bergamo.
L'altro arresto in un bar di Rezzato: in manette è finito un 24enne albanese, anche lui clandestino e con alle spalle diverse condanne per rapina. Per lui si sono aperte le porte di Canton Mombello. Le indagini sono tutt'altro che concluse: rimangono da individuare gli altri componenti della banda. Oltre al terzo uomo indicato dall'anziano, infatti, potrebbe essercene un quarto che ha fatto da palo.