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Cronaca Via Orzinuovi

Forconi, anche a Brescia il cimitero dei suicidati di Stato

Candele e croci, oltre che un funerale simbolico: i 'forconi' bresciani ricordano così le vittime dello Stato, i suicidi dalla crisi. Nel silenzio dei media invece i 1300 morti sul lavoro, anche nel 2013

I forconi, o quel che ne rimane, e il loro ultimo presidio, forse il più efficace. A quasi un mese dall’esordio della protesta, e dei picchetti in scena anche a Brescia, in Via Orzinuovi, va in scena un funerale simbolico, con tanto di processione e croci ‘piantate’ per terra, con nome e cognome.

Il cimitero dei “suicidati di Stato”, quelli che per una ragione o l’altra, strozzati dalla crisi, hanno deciso di togliersi la vita. La sepoltura immaginaria, il cero in loro ricordo, il nome e la data del loro suicidio, e quando possibile anche la motivazione.

Eppure ci sono anche altre morti, ben più numerose e ben più silenziose. Oltre 1300 le vittime sul lavoro, le morti bianche: documentate una ad una, dall’Osservatorio Indipendente di Bologna.

Per quei morti, purtroppo, il silenzio si fa davvero assordante. Anche perché “a morire sono soprattutto lavoratori in nero o di piccole aziende, dove non esiste il sindacato”.

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