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Cronaca Via Carlo Fisogni

Cocaina, arrestato il pusher della movida: in casa una pistola col colpo in canna

In manette un 37enne albanese già noto alle forze dell'ordine: spacciava cocaina fuori dai bar, ma anche nei parcheggi di zone residenziali o supermercati

Nonostante le sue precauzioni, tra cui un appartamento in affitto e un'auto in prestito, i suoi affari non sono sfuggiti agli occhi attenti della Polizia Locale di Brescia: gli agenti lo hanno arrestato in flagranza di reato la scorsa settimana. In tasca, oltre a un coltello a serramanico, gli hanno trovato più di 8 grammi di cocaina, già suddivisa in dosi pronte da vendere, e 560 euro in contanti. Con sé aveva anche un mazzo di chiavi, ma non di casa sua, almeno non di quella in cui risultava residente (in Via Carlo Fisogni) insieme alla moglie e al figlio: erano le chiavi di un appartamento che aveva preso in affitto e che utilizzava come “base” per lo spaccio di droga.

In casa pure una pistola carica

In manette ci è finito un 37enne di nazionalità albanese, disoccupato e in Italia con un visto turistico (che veniva rinnovato periodicamente), trovato in possesso di altri 80 grammi di cocaina, un bilancino di precisione e pure una pistola semiautomatica Beretta caricata con 11 proiettili calibro 9. Insomma, un'arma pronta a sparare.

Tutto era stato celato in una piccola cassaforte posizionata dietro al frigorifero. Gli accertamenti e i pedinamenti delle ultime settimane hanno permesso di individuare le sue diverse piazze di spaccio: in primis bar e locali, discoteche e club, ma pure i parcheggi di zone residenziali o fuori da negozi e supermercati.

Soldi e droga: un'attività fiorente

Un'attività fiorente, e un giro d'affari considerevole: era già noto alle forze dell'ordine per spaccio di droga. Spesso si muoveva a bordo di una Citroen C3, che gli veniva prestata da un'amica: sia la donna, che i familiari e pure la proprietaria della casa che aveva preso in affitto sono risultati estranei alla vicenda.

Ulteriori accertamenti sono in corso sulla pistola, già sequestrata e consegnata ai Ris, il Reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri, per accertamenti balistici, per sapere cioé se e quando è mai stato sparato un colpo. L'arma è risultata di proprietà di un cittadino italiano, residente a Valeggio sul Mincio, che non ne ha mai denunciato il furto o lo smarrimento. Forse l'aveva consegnata al pusher come pegno per un debito non pagato.

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