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Cronaca

Cobra-Zampedri: arrestati padre e figlio, truffa da 5 milioni

In manette Francesco ed Emanuele Masetti Zannini, presidente ed amministratore delegato del gruppo Cobra-Zampedri: decine di auto pagate e mai consegnate, e una truffa da 5 milioni di euro

Auto pagate, e mai consegnate. La denuncia di decine e decine di clienti del gruppo Cobra AMC Zampedri, gruppo che solo a Brescia controllava diverse concessionarie di automobili tra cui Opel, Fiat e Land Rover. E che a mesi dall’inchiesta avviata dalla Procura ha portato ai primi risultati.

Nella mattina di mercoledì infatti almeno una trentina di agenti della Guardia di Finanza ha fatto irruzione tra le varie sedi dei Masetti Zannini, la famiglia proprietaria di immobili e autosaloni già comunque in ‘svendita’ dall’inizio dello scorso anno, quando in tribunale era stata presentata istanza di fallimento.

Un’operazione denominata ‘Toxic Cars’, e chiaramente riferita alla mancata consegna delle vetture, al ‘buco’ milionario di bilancio, al tentativo di ‘coprire’ una mala gestione protrattasi per chissà quanti anni. Intanto, in manette, Francesco ed Emanuele Masetti Zannini, padre e figlio.

Presidente e amministratore delegato: il primo ai domiciliari, il secondo in carcere. Secondo la Finanza si tratterebbe di una truffa da quasi 5 milioni di euro: soldi anticipati dai clienti per l’acquisto delle auto, e invece utilizzati per saldare vecchi debiti.

Compresa nel prezzo anche una frode bancaria da 3.8 milioni di euro, e l’ipotesi (non ancora accertata) della sottrazione indebita di veicoli costosi, in occasione del fallimento.

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