Bimbo annegato in piscina: aperta un'indagine per omicidio colposo
Sono già stati sentiti i genitori e i bagnini in servizio alle piscine di Via Rodi: mercoledì mattina l'autopsia sul corpo del piccolo Ansh Sharma, annegato domenica
E' programmata per mercoledì mattina l'autopsia sul piccolo Ansh Sharma, il bimbo di origini indiane morto annegato domenica pomeriggio e che avrebbe compiuto 7 anni proprio lunedì: l'esame autoptico servirà a far luce sulle cause del decesso, e capire ad esempio se il bambino possa aver avuto un malore una volta che si trovava in acqua.
La tragedia si è consumata in pochi attimi alle Piscine Lamarmora di Via Rodi, sotto gli occhi attoniti dei genitori e degli altri bagnanti: a nulla sono valsi, purtroppo, i disperati tentativi di rianimarlo, che hanno visto impegnati in prima linea sia i bagnini sia i soccorsi arrivati poco dopo. Ansh è stato trasferito d'urgenza al Civile, dove si spento poco più di un'ora più tardi.
La Procura di Brescia ha aperto un fascicolo per omicidio colposo: sono già stati ascoltati anche i genitori del bimbo, che erano in piscina insieme al figlio più grande, per valutare – come da prassi – una qualche eventuale negligenza. Per lo stesso motivo sono stati convocati in Questura anche i 5 bagnini che in quel momento erano in servizio agli impianti di Via Rodi.
La triste cronaca dell'accaduto
Dalle testimonianze raccolte sembra che l'intervento dei bagnini sia stato più che tempestivo: il piccolo è stato recuperato dal fondo della vasca, sdraiato a terra e rianimato sia con la respirazione bocca a bocca che con il defibrillatore. I soccorritori dell'automedica e della Croce Bianca hanno proseguito con le operazioni: il cuore di Ansh ha ripreso a battere, ma si è fermato per sempre a pochi minuti dall'arrivo in ospedale. Il tutto è avvenuto (purtroppo) in un'atmosfera ben oltre il limite del grottesco: tra bambini che giocavano e bagnanti stesi al sole. Soli in pochi, infatti, hanno deciso di interrompere la giornata di relax di fronte all'indicibile dramma.