rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Berzo Demo

Traffico illecito di rifiuti pericolosi: “Ci descrivono come diavoli, ma era tutto legale”

Continua il processo all'ex Selca di Berzo Demo, in Valcamonica: soltanto poche ore fa sentito Ivano Bettoni, che insieme al fratello Flavio gestiva l'azienda. Sono accusati di traffico illecito di rifiuti pericolosi

Le accuse: traffico illecito di rifiuti pericolosi. I nomi degli indagati: Flavio e Ivano Bettoni, fratelli. Entrambi coinvolti nell'affaire dell'ex Selca di Berzo Demo, in Valcamonica, azienda che si occupava di recupero e smaltimento di scorie di alluminio e affini. Il processo continua: meno di 24 ore fa l'udienza di Ivano Bettoni, ex titolare della ditta insieme al fratello.

La sua linea difensiva: “Ci hanno improvvisamente fatto diventare dei diavoli, quando fino a poco tempo prima era tutto legale, per anni la nostra azienda è stata sottoposta a tutti i controlli, e nessuno ha mai trovato nulla di sbagliato”.

L'ex proprietà sosterrebbe infatti una “linea” di contestazione alle normative in vigore sul trattamento di rifiuti speciali e pericolosi. Poco chiare, troppo fumose: “Non potevamo lasciare a casa 100 persone, o rinunciare a contratti importanti sulla base di disposizioni incerte”.

Il processo continua, l'accusa è sempre la stessa: traffico illecito di rifiuti. La prossima udienza, il 30 maggio. La Selca sorgeva sulla collina di Forno Allione: primo sequestro nel 2004, il fallimento nel 2010.

Prima di loro, sulla stessa “cima”, anche l'Ucar Carbon. Ora quella zona, Forno Allione appunto, tutti la chiamano “la Collina dei Veleni”Chissà cosa c'è là sotto: per ora, di sicuro, si “contano” 23mila tonnellate contaminate da floruri e cianuri. E ancora si aspetta la bonifica.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Traffico illecito di rifiuti pericolosi: “Ci descrivono come diavoli, ma era tutto legale”

BresciaToday è in caricamento