"Prima l'ha tramortita, poi l'ha sgozzata": gli inquirenti cercano un oggetto pesante
A dirlo il referto dell'esame autoptico. Inquirenti al lavoro per cercare, oltre all'arma del delitto, l'oggetto che sarebbe stato usato da Pasini per stordirla
Un'evidenza che indurrebbe gli investigatori a ritenere che la giovane sia prima stata stordita con un colpo sferrato da un oggetto pesante e poi sgozzata. Il suo corpo senza vita è poi stato trasportato nelle campagne di Azzanello, comune del Cremonese, e nascosto all'interno di una cascina disabitata.
L'arma del delitto, la lama con cui è stata recisa la carotide di Manuela, però non si trova. Il sindacalista, nel corso di un interrogatorio, ha raccontato di avere due coltelli in macchina, ma durante la perquisizione i carabinieri ne hanno trovato soltanto uno, che non sarebbe compatibile con le ferite alla gola della vittima.
Nessuna traccia anche dell'oggetto che il 48enne avrebbe usato per stordire l'amante e del cellulare della giovane donna. Proprio sulla ricerca di questi elementi, fondamentali per ricostruire la dinamica dell'omicidio, si stanno ora concentrando le ricerche degli investigatori.