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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Cazzago San Martino

Prende a bastonate il nuovo fidanzato della sua ex, poi gli brucia l'auto

Nei guai un 34enne di Cazzago San Martino: stando a quanto ricostruito dai carabinieri, insieme ad un amico avrebbe dato fuoco a ben tre auto. Solo due anni fa aveva aggredito il fidanzato della sua ex, ma lui non aveva sporto denuncia

Una notte di fuoco e di follia: per vendicarsi delle ex fidanzate, e degli attuali compagni delle donne, hanno dato fuoco a ben tre auto. Nei guai è finito un 34enne disoccupato di Cazzago San Martino (R.G. le iniziali, nato a Chiari), che - insieme ad un amico cremonese di 36 anni (attualmente di casa a Lodi) - la notte dello scorso 27 giugno ha appiccato l'incendio che ha distrutto due auto nel Cremonese e una nei dintorni di Iseo. 

Nel mirino della coppia sono finite una Ford Focus, appartenente all'attuale compagno della ex fidanzata del 34enne, la Fiat Panda di una 36enne, che aveva avuto una relazione con l'amico lodigiano, e una Fiat Croma di un operaio cremonese. A bordo della sua Mercedes, il 34enne ha girato la provincia di Brescia e quella di Cremona per mettere a segno il piano di vendetta. 

Gli incendi

Primo obiettivo: la Panda della ex dell'amico. Come accertato dai Carabinieri di Iseo, R.G. e Z.M  hanno raggiunto il paese in cui risiede la donna, incendiando la sua Fiat Panda per ritorsione alla denuncia (per atti persecutori) sporta qualche giorno prima dalla stessa.

I due si sono poi spostati nel Cremonese: tra le 3.30 e le 4.30 hanno bruciato altre due macchine. Una Fiat Croma parcheggiata a Castelverde, all'interno del cortile di una villetta abitata da un operaio 28enne, e una Ford Focus di proprietà di un 30enne di Corte dei Cortesi con Cignone, colpevole di avere una relazione con la ex del giovane bresciano. Proprio la denuncia del nuovo compagno della donna, insieme alle immagini delle videocamere di sorveglianza, hanno fatto convergere le indagini dei militari.

Dai primi esami è risultato chiaro che i due incendi erano correlati: dopo avere acquisito i filmati delle telecamere a circuito chiuso presenti nella zona, i militari hanno accertato che - in quella stessa notte - veniva ripreso il passaggio di una Mercedes con un parafango di colore diverso dal resto del veicolo, mentre si dirigeva verso la via del primo rogo. Ulteriori scatti ricavati da altri sistemi di videosorveglianza hanno consentito ai carabinieri di ricostruire quanto avvenuto.

Le botte e le minacce

Il giorno seguente ai roghi, il proprietario della Ford Focus ha raccontato che - nel dicembre del 2017 - era stato aggredito in casa dall'ex della sua attuale fidanzata, il quale, dopo aver sfondato la porta di casa, lo aveva picchiato con un bastone. Per timore di ritorsioni, il 30enne non aveva sporto denuncia. Non solo: l'uomo ha riferito di aver continuato a subire minacce, anche di morte, da parte di R.G..

La mattina successiva gli incendi, Z.M. e R.G. erano pure rimasti coinvolti in una rissa, avvenuta a Rovato. Durante i controlli è stato accertato che i due viaggiavano su una Mercedes con il parafango sul lato passeggero di colore diverso dal resto del veicolo e che - all’interno del baule - c'era una tanica di plastica contenente residui di un liquido infiammabile.

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