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Cronaca Comezzano-Cizzago

Armi, droga e soldi falsi: 28 arresti sull'asse Cagliari-Brescia-Tirana

In manette 28 persone, arrestate dalla Polizia tra Lombardia, Sardegna e Albania. Tra i 'capi' del movimento dedito al narcotraffico anche un 33enne residente nella Bassa Bresciana, a Comezzano Cizzago

Un giro d’affari da centinaia di migliaia di euro, un filo diretto tra la Sardegna, la Lombardia e pure l’Albania, dove spesso veniva parcheggiata la droga prima di essere smerciata in Italia e in Europa. Oltre allo spaccio di stupefacenti anche il traffico di armi e banconote false, per un’organizzazione criminale che poteva mobilitare anche una trentina di ‘manovali’ del narcotraffico.

E in effetti la Polizia di Stato ne ha arrestati 28, nel corso dell’ultimo blitz dell’operazione Cassiopea. Indagini lunghe due anni, da Brescia a Milano passando per l’Emilia Romagna e la Sardegna, con ‘base’ operativa anche oltre l’Adriatico, a Tirana. Proprio dall’Albania ogni mese arrivavano decine di chili di hashisc e di marijuana, di cocaina ed eroina. Insieme a soldi falsi e armi da guerra, come gli Ak-47.

Tra i più influenti del gruppo un uomo di origini albanesi di 33 anni e residente a Comezzano Cizzago, nella Bassa. Insieme anche tutto il 'gruppo dirigente', altri sei arresti: tutti suoi connazionali fatta eccezione per un cittadino italiano residente invece in Sardegna, a Sassari.

Le indagini si sono concluse dopo circa 700 giorni di lavoro. Inaugurate infatti nel settembre 2012, quando per la prima volta la Polizia era riuscita ad intercettare il primo carico, da 11 chili di ‘fumo’ e più di mezzo chilo di ‘coca’ purissima.

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