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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Carpenedolo

Anziano disabile rinchiuso e abbandonato in cantina dal cognato

A scoprire l'agghiacciante situazione di disagio e abbandono i Carabinieri di Carpenedolo, durante il controllo dell'abitazione di un 50enne detentore di armi, che è ora agli arresti domiciliari. L'anziano è stato trasferito in una struttura protetta.

Vagava confuso e in mutande in cantina, tra i resti di cibo ed i suoi escrementi.  Anche se avesse voluto chiedere aiuto, i vicini non  avrebbero potuto sentire la sua voce. Le note amplificate a tutto volume da uno stereo avrebbero nascosto le sue grida. Spesso veniva anche legato al letto con delle rudimentali cinghie.

È questa l'agghiacciante scena alla quale hanno assistito i Carabinieri di Carpenedolo durante il controllo dell'abitazione di un uomo detentore del porto d'armi, residente nel paese.  Ad insospettire i militari e ad indurli ad un approfondita perquisizione della casa la mancanza di alcuni componenti di una vecchia pistola detenuta dal 50enne.

A segregare l'anziano disabile in cantina, costringendolo a vivere nella sporcizia e a condannarlo alla solitudine è stato colui che per legge avrebbe dovuto prendersene cura. Non un estraneo, bensì il cognato. Al 50enne di Carpenedolo era, infatti, stata affidata la custodia e l'amministrazione dei beni dell'anziano, che è affetto da una malattia  neorodegenerativa.

Il 50enne è stato arrestato, nei giorni scorsi. Il Gip che ha disposto la custodia cautelare in carcere, poi convertita, su richiesta del legale, in arresto domiciliare. 

L'anziano è, invece, stato trasferito in una struttura protetta, dove degli estranei si prenderanno cura di lui.

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