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Cronaca Salò

Missionario, sacerdote e contadino: morto a 70 anni don Angiolino Cobelli

Saranno celebrati giovedì pomeriggio a Salò, il suo paese natale, i funerali di don Angiolino Cobelli, morto a Brescia all'età di 70 anni

Da poco più di un anno si stava godendo il meritato riposo, dopo una vita davvero piena: parroco sul Garda e in Valsabbia, missionario in Sudamerica, prete e contadino a Rivoli, in provincia di Torino. Se n'è andato nel primo pomeriggio di martedì: sono attesi in tantissimi ai suoi funerali, che saranno celebrati giovedì pomeriggio alle 15 al Duomo di Salò. Sempre in Duomo, ma mercoledì sera, è programmata una veglia funebre.

Aveva compiuto settant'anni da poco più di un mese don Angiolino Cobelli: classe 1948, era nato a Salò e poi ordinato a Brescia, alla metà degli anni '70. Aveva cominciato subito a darsi da fare, tra Valsabbia e Alto Garda: collaboratore e parroco anche a Roè Volciano e Navazzo di Gargnano, e poi nelle piccole comunità di Sasso e Musaga, in tempi più recenti anche a Gaino e Cecina, a Toscolano Maderno e a Gardone Riviera.

Nel 2003 è stato trasferito a Idro, dove venne nominato vicario dell'Alta Valsabbia: verrà sempre ricordato per il suo impegno in prima persona nel restauro della chiesa di San Michele. Indimenticabile, per lui e per chi ha incontrato sul suo cammino, l'esperienza da missionario in Sudamerica, e in particolare in Uruguay.

Don Angiolino vi è rimasto per oltre un decennio, dai primi anni '80 al 1992. Tornato sul Garda e in Valsabbia, vi è rimasto per quasi 20 anni: nel 2010 è stato trasferito a Rivoli, dove ha inaugurato con successo un'esperienza di “orto parrocchiale” per offrire da mangiare a poveri e bisognosi. Circa un anno fa era tornato a vivere a Brescia, a San Polo: negli ultimi tempi era ricoverato alla Domus Salutis.

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